giovedì 26 maggio 2011

Domenica 29 maggio: Suoni in bilico


...Suoni in bilico
come gocce sospese sull'orlo
basta un alito per ridurli in frantumi
...suoni in bilico
come appesi su un precipizio
cadendo s’infrangono e scolpiscono
...suoni in bilico
come l'equilibrio precario in cui si è
con la testa fra le nuvole e il cuore in campo


Sleepingdog:  untitled ballad of you and me
Arborea:  Arms And Horses
Arms And Sleepers: I Sing The Body Electric
AGF And Craig Amrstrong: For Ever And Ever And Ever Alone
Rhian Sheehan: Places Between
Imst: North Frontenac
Near The  Parenthesis:  Settle In
Akira Kosemura: gray
Alva Noto & Sakamoto: Halo
Fourcolor: quiet gray 1
The Caretaker : Moments of sufficient lucidity
Leyland Kirby: Low Entropy
Alessio Ballerini: rmx7
M. Ostermeier: Ngth
Loscil: Stave Peak
Vladislav Delay Quarter: Presentiment

Podcast 

giovedì 19 maggio 2011

Domenica 22 maggio: Derive temporali


perdere la bussola
in questo mare di suggestioni senza fine
dissolvere il tempo
in nuove percezioni del presente
non arrendersi mai, per arrendersi sempre
a inevitabili  derive temporali

Ekoplekz: Temporal Drift
Zwischenwelt: Clairvoyant
Terminal Twilight: Air
Martial Canterel: Don’t Let Me Go
Led Er Est: May.
Austra: Darken Her Horse
Lol: Squeeze
The Weeknd: House Of Balloons/Glass Table Girls
Esben And The Witch: Eumenides (Mogwai Remix)
Twin Shadow: Slow
Ulterior: Big City Black Rain
Mirrors: Write Through The Night
Wild Beasts: Albatross
Jesu: Birthday
Low: Nothing But Heart

Podcast 

domenica 15 maggio 2011

Diserzioni 15 maggio: Licantropi suoni




C'è un posto solitario
illuminato dalla luna
dove la magia contagia
dove il morso trasforma
dove si nascondono e svaniscono
Licantropi suoni




Ulver: Stone angels -4:33
Luup: Cream sky
Richard Moult: Part II
Autumn's Grey Solace: Gondwanaland
Prefuse 73: The Only Hand To Hold
Hyetal: black black black
Emphemetry: a lullaby hum
Nemean Lion - Cast From The Moon
Claro de Luna: Luces del Cielo
Two Bicycles: Moon Colours
En Plein Air: Comete
A dancing beggar: here come the wolves
Antonymes: doubt
Arc of Doves: Moon
Susumu Yokota - Blue Moon

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sabato 7 maggio 2011

Domenica 08 maggio- Diserzioni: Abbiamo ingoiato la notte



Ci siamo spinti nell’oscurità
ritrovando paesaggi smarriti.
Si direbbero ricordi,
frammenti di sogni sparsi
suoni segreti che da sempre sentiamo muoversi dentro,
noi che abbiamo ingoiato la notte




Anduin: We Swallowed The Night
MVMNT: Nightmare Breathe
Bohren & Der Club Of Gore: Catch My Heart
Hidden Orchestra: Footstep
The Kilimanjaro Darkjazz Enssemble: All Is One
Somewhere Off Jazz Street: Dusk
Kaboom Karavan: Barra Barra
Stimming: No Strings Attached
Tropic Of Cancer: A Color
Mascara: Shadow Of Tonight
▲NGST - New World
Lake Radio: Always
Luminary Youth : Jets To Bangalore (Memoryhouse)
Sun Glitters: Cosmic Oceans (Feat. Steffaloo)
Grouper: Alien Observer

Podcast

venerdì 6 maggio 2011

BEYOND RADIO - new media and the last(?) days of radio


Il futuro?
L’unica cosa prevedibile è che ci sarà sempre l’imprevisto.L’incontro imprevisto che cambia completamente il gioco, l’evento non cercato che ti cambia la vita.
La ricerca cosciente nell’infinità di dati che è la rete arricchisce certamente, le relazioni moltiplicate all’infinito tra simili è certamente utile, stimolante e molto piacevole, ma non sovverte punti di vista, mentre l’incrocio non cercato e imprevisto a volte sì.
Una cosa si scopre per caso e ti apre un mondo, una via di fuga, che si ricombina in molti mondi, in molte vie di fuga.
Una sera per caso, girando la manopola di un vecchia radiolina, mi fermo attratto da una linea di basso (pur non sapendo cos’era una linea di basso). Avevo 15 anni ed ero entrato casualmente nella foresta dei Cure. Colpo di fulmine, “a forest” era musica mai sentita.
Stato di grazia. Un teen ager tra eccitazione e malinconia incontra la sua passione, un mondo di emozioni venate di inquietudine, e la radio è stata il mezzo.
Ora che siamo nel media-evo, spersi nell’oceano di dati che ogni giorno ci attraversano è possibile incrociare l'imprevisto? In altre parole è possibile l'incontro casuale attraverso Twitter o Facebook?
Forse sì, ma sicuramente più difficile, visto lo stress attentivo al quale siamo sottoposti e visto che la “ricerca” è da noi pilotata e gli “amici” da noi cercati.
Insomma anche nell'era dei motori di ricerca e dei social network, la novità, l’imprevisto, il non conosciuto si incrocia più facilmente nel pulsare delle vite nel vibrare dell’aria. Anche il movimento underground più recente e più interessante ovvero il dubstep si è diffuso prima grazie all'etere delle radio pirata e solo poi su internet.
“I hear her voice calling my name, the sound is deep in the dark, I hear her voice and start to run into the trees” diceva quella canzone..
Ecco dove il vibrare dell’etere con i suoi limiti batte ancora i nuovi media, in quella voce che inaspettata ti chiama e ti invita tra gli alberi di una intricata e sconosciuta foresta e per provare a mantenere aperta la finestra all'incontro imprevisto che talvolta emerge quando il prevedibile si fa insopportabile.