martedì 24 febbraio 2015

Jesus and Mary Chain apparsi in sogno

Ho fatto un sogno l'altra notte.
Uno piccolo, per carità, di quelli che mi capita di fare fin da quando ero piccolo e ho la febbre alta.
E per la verità, non son neanche tanto sicuro che stessi dormendo.
Sapete, una cosa non è cambiata nel tempo: mi capita di farlo anche da sveglio anche se son più spesso incubi che sogni.
Era dunque notte e la televisione era rimasta accesa non so per quale motivo, scesi le scale per spegnerla e vidi Fabio Fazio che stava per presentare quello che definiva la band del momento: Jesus and Mary Chain.
Ecco, pensai, al solito si accorgono del “Tempo che fa” sempre trent'anni dopo.
Stranamente lo studio televisivo, di solito pieno di luci, si rabbuiò completamente e i  pochi flash di luce illuminavano quattro personaggi avvolti nell'ombra e nella nebbia.


Rimasi stupito perché i quattro sembravano poco più che ventenni: erano i J&MC del 1985:
Bobby Gillespie batteva su in alto tamburo, a fianco l'essenziale apporto del bassista Douglas Hart mentre i fratelli William e Jim Reid con lo sguardo rivolto alle punte delle loro scarpe muovevano lentamente le loro teste di capelli neri arruffati.
Il loro muro di suono, puro feedback, usciva dalla TV e invadeva le case divulgando quell'atteggiamento esistenziale di milioni di giovani: il disorientamento come perdita delle coordinate per orientarsi in mondo inflazionato dai segni, e di contro la ricerca della beatitudine che permetta di svettare sopra il reale almeno per la durata di una canzone. Inquieta beatitudine!
Un miracolo insomma. Da non staccarsi dallo schermo neanche se sta per cominciare un film di Kubrick su un'altro canale. Quand'ecco che, proprio sul più bello, si accendono le luci in studio e ritorna un frastornato Fazio che annuncia la pubblicità e che il prossimo ospite sarà: Federica Pellegrini.
Bentornato alla solita realtà di merda!
Il mio sogno (cut-up mentale) ha ritirato fuori dal mio inconscio un breve e intensissimo concerto dei nostri  visto al Prego di Milano negli anni ‘80  e lo ha trasportato in un studio televisivo del nostri giorni.
Adesso i Jesus  and Mary Chain tornano a riproporre live il loro primo album Psychocandy a trent'anni dall'uscita e forse l'unica cosa positiva in tutto questo è l'ennesimo corto circuito che la loro musica è riuscita a fare nella mia mente.




Nessun commento: